1976 - 2016, 40 anni dopo il terremoto del Friuli

Fermi e forti i ricordi dei radianti triestini...
QTC riguardanti i turni e l’impiego del personale sanitario, QTC per conto di altri enti diretti a Italsider, F.F.S.S., Sindaco di Trieste, centro coordinamento medici volontari, ecc. Naturalmente per ogni QTC veniva chiesto e rispettivamente trasmesso destinazione, destinatario e mittente. Il giorno 14/5 essendo stato stabilito il collegamento telefonico con il campo sanitario di Gemona, venivano a cessare le esigenze per le quali era stata installata la stazione, per cui la stessa veniva smontata definitivamente. La stazione ha funzionato per quasi 100 ore con gli operatori: i3BNU, i3BMV e i3RSY che però nei giorni successivi ha operato nelle zone terremotate. i3BMV Giro i3MXT Romoli Mario, maggio ‘76 Il giorno 9/5 assieme a Cosmetico Alfredo, inviato dal capo-maglia R6, mi reco a Rivoli di Osoppo dove trovo altre due stazioni con cui collaboro assieme con il vice prefetto di Bologna. Il lavoro consiste nel coordinare, ricevere e smistare la calce nelle varie zone. Alle 16.00 della stessa giornata veniamo spostatati ad Artegna in aiuto ad altro Om. Verso le 18 torno a Rivoli. Alle 19 il vice prefetto di Bologna rientra a Udine mentre noi rimaniamo di servizio tutta la notte. Durante questo periodo sono giunti 35 autotreni di calce 15 dei quali venivano fatti scaricare in zona vicina poiché gli autisti dovevano ripartire. Alla mattina provvedevo, viste le urgenti richieste, a inviare 2 camion a Gemona, due ad Artegna e uno a Buia. Il 10/5 alle 7.30 sostituiti da altro collega ritorniamo a Trieste per riposo. Il 12/5 riparto, su richiesta del capo-maglia R6, per Fagagna su richiesta del Commissario di Governo, per censimento tende. Servizio fatto alla meno peggio visto che le tendopoli erano dislocate in ogni dove. Nel contempo dai vari Sindaci dei paesi visitati inoltro alla Prefettura richieste di acqua e viveri. Alle 10.30 venivo inviato a Gemona alla Caserma Gioi, al centro operativo per informarmi se le varie sedi comunali periferiche erano agibili o meno (richiesta fatta dall’assessorato ai lavori pubblici di Udine). Alle 16 venivo inviato a Urbignacco dove provvedevo a tenere i collegamenti del campo con il campo base di Maiano. Durante la notte tra fra il 13 e il 14 imperversa un nubifragio mentre ero intento a sistemare due vecchiette nella tenda ed era stata assegnata a me e per la I5ORS, che si trovava sul vicino campo di Buia. Atterrava la tenda dell’Esercito della Salvezza. Gli stessi richiedevano il mio intervento per la richiesta d’aiuto ma trovavano la macchina vuota in quanto stavo aiutando le vecchiette da altra parte. Nella fretta, tra le altre cose, lasciavano le portiere della macchina aperte, con conseguente allagamento della stessa. Di li a poco riuscivo a chiamare i VV. FF. e facevo ritornare I5ORS al campo. di Urbignacco per ospitarmi per tutta la notte nella sua autovettura. La mattina del 14/5 rientravo a Trieste per riposo. L’indomani mattina alle ore 9 ripartivo a Trieste e venivo inviato dal capo-maglia R6 al campo base di Artegna per prendere istruzioni. Qui venivo assegnato al campo 2 di Orcenigo da dove fino alla sera del 18/5 ho provveduto a tenere il collegamento con il campo base per le varie richieste sia di persone che di generi alimentari, ambulanze, medici, acqua, ecc.. i3MXT Mario
Ancora… altre relazioni !
i 3FNA Alfredo Franco, maggio ‘76 Il giorno 7 parto da Trieste alle 1.00assieme il II operatore i3AQU con destinazione Trasachis per sostituire i3ZSC. Due ore dopo sono sul posto e prendo contatti con le autorità militari. Alle 21.20 finiamo il traffico e veniamo sostituiti da i3UBR; noi proseguiamo in ricognizione sulle strade che portano a Somplago. Questo perché un autotreno dell’Enel carico di materiale che doveva recarsi alla centrale non era a conoscenza della percorribilità delle strade. Finita la ricognizione, si fa ritorno a Trasaghis e quindi si riparte alle 23.30 per ritornare a Trieste (01.00 del giorno 8/5). Alfredo i3FNA i 3BMV Giro Giorgio, maggio ‘76 Carissimo toni (i3BLQ) come d’accordo ti invio una breve relazione sul servizio d’emergenza… Poiché desideri fermamente un commento, penso che per un CER sempre più efficiente sia necessario una maggiore preparazione da parte delle autorità verso il CER (a Trieste gli Om sono stati respinti da Prefettura e Distretto Militare, ed accettati sono in seguito da P.T.) ed inoltre freddezza ed assoluto dominio dei nervi da parte dei capi-maglia e sostituiti, in modo da evitare frasi infelici in pieno in pieno ponte. Indispensabile che capi- maglia e sostituti tengano una lista di chiamate, per non dimenticare chi ha messaggi da inviare (tipo NET). So che il servizio è gravoso, l’ho provato nel ‘66, quando ho operato in mezzo a disastri, completamente isolato, unico radioamatore in loco in mezzo a gente in subbuglio, senza luce, senza telefono e con scarsi viveri per 96 ore consecutive. ti invio le più vive congratulazioni per il fantastico servizio da te reso e Ti invio i più cordiali 73. Rapporto Da 10 minuti dopo la scossa, attivo in R6 R8, R0 e 80m. Ricevuto i primi messaggi dal maresciallo dei Carabinieri di Majano. Ricevuto trasmesso via radio necessità fotoelettriche. Durante la notte ricevuto e ritrasmesso alcuni messaggi diretti all’Ospedale di Trieste, ed alla Banca del Sangue. Giorni successivi tenuto a disposizione, con brevi interventi, Domenica 9/5 servizio presso la Stazione Marittima di Trieste, sostituito l’ora di pranzo il capo- maglia R6. Lunedì 10/5 servizio particolare all’Ospedale Pediatrico di Trieste per ponte radio con i nuclei pediatrici periferici in zone sinistrate. Servizio terminato il 14/5. i3BNU de Gironcoli Franco i3RSY Colombo Fulvio i3BMV Giro Giorgio Lunedì 10 maggio ci pervenne richiesta diretta e personale da parte dell’Ospedale pediatrico di Trieste “Burlo Garofalo” di cercare di stabilire un collegamento radio tra il campo sanitario di Gemona dove operava un nucleo pediatrico dell’Ospedale e l’Ospedale pediatrico stesso. Entro la mattinata dello stesso giorno vennero sistemate in ospedale tre stazioni VHF da 10W e una HF da 240 watt. Il traffico venne svolto per lo più su HF attraverso la la rete CER di i3CWR E i3RMA perché la rete VHF dell’R6 appariva troppo congestionata. Dal giorno 10 al giorno 14 furono trasmessi e ricevuti numerosi QTC (quasi un centinaio) riguardanti a fornitura di materiali gruppi elettrogeni, torce elettriche, ecc.
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A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani
Sezione di Trieste OdV - Enrico Davanzo (I1DVO)

1976 - 2016, 40 anni dopo il terremoto del Friuli

Fermi e forti i ricordi dei radianti triestini...
i 3FNA Alfredo Franco, maggio ‘76 Il giorno 7 parto da Trieste alle 1.00assieme il II operatore i3AQU con destinazione Trasachis per sostituire i3ZSC. Due ore dopo sono sul posto e prendo contatti con le autorità militari. Alle 21.20 finiamo il traffico e veniamo sostituiti da i3UBR; noi proseguiamo in ricognizione sulle strade che portano a Somplago. Questo perché un autotreno dell’Enel carico di materiale che doveva recarsi alla centrale non era a conoscenza della percorribilità delle strade. Finita la ricognizione, si fa ritorno a Trasaghis e quindi si riparte alle 23.30 per ritornare a Trieste (01.00 del giorno 8/5). Alfredo i3FNA i 3BMV Giro Giorgio, maggio ‘76 Carissimo toni (i3BLQ) come d’accordo ti invio una breve relazione sul servizio d’emergenza… Poiché desideri fermamente un commento, penso che per un CER sempre più efficiente sia necessario una maggiore preparazione da parte delle autorità verso il CER (a Trieste gli Om sono stati respinti da Prefettura e Distretto Militare, ed accettati sono in seguito da P.T.) ed inoltre freddezza ed assoluto dominio dei nervi da parte dei capi-maglia e sostituiti, in modo da evitare frasi infelici in pieno in pieno ponte. Indispensabile che capi-maglia e sostituti tengano una lista di chiamate, per non dimenticare chi ha messaggi da inviare (tipo NET). So che il servizio è gravoso, l’ho provato nel ‘66, quando ho operato in mezzo a disastri, completamente isolato, unico radioamatore in loco in mezzo a gente in subbuglio, senza luce, senza telefono e con scarsi viveri per 96 ore consecutive. ti invio le più vive congratulazioni per il fantastico servizio da te reso e Ti invio i più cordiali 73. Rapporto Da 10 minuti dopo la scossa, attivo in R6 R8, R0 e 80m. Ricevuto i primi messaggi dal maresciallo dei Carabinieri di Majano. Ricevuto trasmesso via radio necessità fotoelettriche. Durante la notte ricevuto e ritrasmesso alcuni messaggi diretti all’Ospedale di Trieste, ed alla Banca del Sangue. Giorni successivi tenuto a disposizione, con brevi interventi, Domenica 9/5 servizio presso la Stazione Marittima di Trieste, sostituito l’ora di pranzo il capo-maglia R6. Lunedì 10/5 servizio particolare all’Ospedale Pediatrico di Trieste per ponte radio con i nuclei pediatrici periferici in zone sinistrate. Servizio terminato il 14/5. i3BNU de Gironcoli Franco i3RSY Colombo Fulvio i3BMV Giro Giorgio Lunedì 10 maggio ci pervenne richiesta diretta e personale da parte dell’Ospedale pediatrico di Trieste “Burlo Garofalo” di cercare di stabilire un collegamento radio tra il campo sanitario di Gemona dove operava un nucleo pediatrico dell’Ospedale e l’Ospedale pediatrico stesso. Entro la mattinata dello stesso giorno vennero sistemate in ospedale tre stazioni VHF da 10W e una HF da 240 watt. Il traffico venne svolto per lo più su HF attraverso la la rete CER di i3CWR E i3RMA perché la rete VHF dell’R6 appariva troppo congestionata. Dal giorno 10 al giorno 14 furono trasmessi e ricevuti numerosi QTC (quasi un centinaio) riguardanti a fornitura di materiali gruppi elettrogeni, torce elettriche, ecc. QTC riguardanti i turni e l’impiego del personale sanitario, QTC per conto di altri enti diretti a Italsider, F.F.S.S., Sindaco di Trieste, centro coordinamento medici volontari, ecc. Naturalmente per ogni QTC veniva chiesto e rispettivamente trasmesso destinazione, destinatario e mittente. Il giorno 14/5 essendo stato stabilito il collegamento telefonico con il campo sanitario di Gemona, venivano a cessare le esigenze per le quali era stata installata la stazione, per cui la stessa veniva smontata definitivamente. La stazione ha funzionato per quasi 100 ore con gli operatori: i3BNU, i3BMV e i3RSY che però nei giorni successivi ha operato nelle zone terremotate. i3BMV Giro i3MXT Romoli Mario, maggio ‘76 Il giorno 9/5 assieme a Cosmetico Alfredo, inviato dal capo-maglia R6, mi reco a Rivoli di Osoppo dove trovo altre due stazioni con cui collaboro assieme con il vice prefetto di Bologna. Il lavoro consiste nel coordinare, ricevere e smistare la calce nelle varie zone. Alle 16.00 della stessa giornata veniamo spostatati ad Artegna in aiuto ad altro Om. Verso le 18 torno a Rivoli. Alle 19 il vice prefetto di Bologna rientra a Udine mentre noi rimaniamo di servizio tutta la notte. Durante questo periodo sono giunti 35 autotreni di calce 15 dei quali venivano fatti scaricare in zona vicina poiché gli autisti dovevano ripartire. Alla mattina provvedevo, viste le urgenti richieste, a inviare 2 camion a Gemona, due ad Artegna e uno a Buia. Il 10/5 alle 7.30 sostituiti da altro collega ritorniamo a Trieste per riposo. Il 12/5 riparto, su richiesta del capo-maglia R6, per Fagagna su richiesta del Commissario di Governo, per censimento tende. Servizio fatto alla meno peggio visto che le tendopoli erano dislocate in ogni dove. Nel contempo dai vari Sindaci dei paesi visitati inoltro alla Prefettura richieste di acqua e viveri. Alle 10.30 venivo inviato a Gemona alla Caserma Gioi, al centro operativo per informarmi se le varie sedi comunali periferiche erano agibili o meno (richiesta fatta dall’assessorato ai lavori pubblici di Udine). Alle 16 venivo inviato a Urbignacco dove provvedevo a tenere i collegamenti del campo con il campo base di Maiano. Durante la notte tra fra il 13 e il 14 imperversa un nubifragio mentre ero intento a sistemare due vecchiette nella tenda ed era stata assegnata a me e per la I5ORS, che si trovava sul vicino campo di Buia. Atterrava la tenda dell’Esercito della Salvezza. Gli stessi richiedevano il mio intervento per la richiesta d’aiuto ma trovavano la macchina vuota in quanto stavo aiutando le vecchiette da altra parte. Nella fretta, tra le altre cose, lasciavano le portiere della macchina aperte, con conseguente allagamento della stessa. Di li a poco riuscivo a chiamare i VV. FF. e facevo ritornare I5ORS al campo. di Urbignacco per ospitarmi per tutta la notte nella sua autovettura. La mattina del 14/5 rientravo a Trieste per riposo. L’indomani mattina alle ore 9 ripartivo a Trieste e venivo inviato dal capo-maglia R6 al campo base di Artegna per prendere istruzioni. Qui venivo assegnato al campo 2 di Orcenigo da dove fino alla sera del 18/5 ho provveduto a tenere il collegamento con il campo base per le varie richieste sia di persone che di generi alimentari, ambulanze, medici, acqua, ecc.. i3MXT Mario
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